Numerosi i soci che nel weekend del 29 e 30 novembre, hanno raggiunto la città di Carpi per il consueto interclub con il Club gemellato.
Occasione importante per parlare dei service che periodicamente i nostri due Club si impegnano a portare avanti assieme.
Sono stati due giorni intensi con visite culturali di rilievo, al Palazzo Ducale di Sassuolo, al Museo Ferrari a Maranello e la cittadina di Brescello, nella quale sono stati girati tutti i film della serie Peppone e Don Camillo, trattti dai romanzi di Giovannino Guareschi.
Il seicentesco palazzo ducale di Sassuolo trae origine da un precedente castello, detto comunemente Rocca, costruito nel 1458 da Borso d’Este, marchese di Ferrara e signore del luogo. Il castello passò poi ai principi Pio, che nel 1609 lo cedettero a Cesare d’Este che aveva scelto Modena come capitale del ducato di Modena e Reggio dopo la perdita di Ferrara in favore di papa Clemente VIII.
Il castello fu poi fatto trasformare in palazzo dal ducaFrancesco I d’Este, uomo colto e molto ambizioso che, nonostante l’esiguità del suo piccolo ducato, svolse un’attività politica di respiro europeo e volle che la sua corte potesse stare alla pari delle grandi corti d’Europa.
La visita al paese di Brescello è stata l’occasione per visitare la Chiesa di Santa Maria Nascente, ricostruita tra il 1829 e il 1837 al posto dell’antica chiesa medioevale, già sede della diocesi di Brescello, resa famosa dai film tratti dai libri di Guareschi.
E’ stato oggetto di visita anche l’ex monastero di San Benedetto che fu costruito nel XV sec. per le monache di clausura dell’ordine di San Benedetto, che rimasero lì sino all’avvento della Repubblica Cisalpina. Oggi, completamente ristrutturato, è adibito a Centro Culturale, ospita il “Museo di Peppone e don Camillo”, la Ludoteca, la Biblioteca, le Sale civiche “Prampolini e Zatti”, la Sala del Consiglio Comunale, la donazione del liutaio “Raffaele Vaccari”, il Centro Auser e la Polizia Municipale.
Nel corso della serata conviviale del sabato, il dott. Paolo Groppuzzo, Questore vicario di Trieste, che ha intrattenuto i presenti parlando della sua ultima opera storica, che tratta dei combattimenti per la presa di Quota 144, una delle battaglie più lunghe e sanguinose del primo conflitto mondiale.