Serata dedicata alla musica quella del caminetto del 14 novembre.
Il nostro socio Piero Taccheo ha illustrato l’attività nazionale ed internazionale della Associazione Mozart che da anni segue e cura, nel nome del grande salisburghese, l’educazione e lo sviluppo di giovani talenti in Italia Europa e nel mondo.
Seconda ormai solo all’attività del Festival di Salisburgo, l’Associazione Mozart Italia è nata nel 1991 a Rovereto dove, favorita dalla grande propensione culturale della cittadina trentina, il “passaggio” del giovane Mozart per pochi giorni nell’arco di tre occasioni di viaggio ( 1769-71) lasciò un segno indelebile, oggi sfruttato benissimo con concerti, scuole di musica, conferenze, iniziative di ogni genere che vedono alla ribalta ragazzi e giovani di tante nazionalità.
Nel mondo sono 86 le sedi (molte in Giappone e sud America) dell’Associazione e 26 in Italia. La “mission” è chiara: aiutare questi ragazzi di talento a confrontarsi con il pubblico a divertirsi tra di loro facendo musica dal vivo , senza paludamenti ma sapendo come si suona e perché.
Grazie a questa filosofia l’Associazione riesce a portare per mano solisti e complessi, orchestre e cori ognuno con la sua specialità a studiare e suonare in tante città, facendo rete per scambiarsi i nomi e le iniziative sì da offrire ovunque occasioni agli artisti spesso in erba di provare e riprovare insieme e con sempre nuovi pubblici. Piero si è molto soffermato sul ruolo attrattivo che il nome di Mozart esercita in questa vicenda, ricordando le peculiari caratteristiche del “genio bambino” ( vissuto 35 anni, compositore di 626 opere catalogate, indiscusso riferimento per la musica classica, icona spendibile per ogni occasione , amato e frequentato – anche con ….contaminazioni…- da tutti i musicisti, sorprendentemente “facile” ma sempre indimenticabile) e la sua storia così nota di compositore indefessamente sollecitato dal padre, sempre alla ricerca di committenti possibilmente fissi, sballottato dall’età di pochi anni per le case nobili e reggie di tutta Europa, invidiato a Vienna dal grande Salieri che, commissionandogli segretamente il Requiem, lo portò in pratica al punto di morte.
Da pochi anni l’Associazione Mozart ha aperto con successo una sede a Trieste iniziando anche nel nostro territorio l’attività concertistica con musicisti anche di 11 e 12 anni, serbi, russi, cinesi ed italiani, perché con la musica veramente i confini non esistono.
Molte le domande dei soci sulla massoneria di Mozart e sullo storico confronto con Salieri, sul diritto d’autore e sull’originalità compositiva del musicista, sul kitch dei mozartkugeln e sull’educazione musicale, che hanno permesso al relatore di sottolineare come attività di questo genere, che si fanno con tutto l’entusiasmo che la passione per l’ argomento comporta, essendo a favore della sana e buona crescita dei nostri figli sono certamente consone ad un rotariano.