E’ stata una serata molto particolare quella di giovedì 19 aprile, nel corso della quale tutti i soci del Club hanno voluto trovarsi per rinnovare l’affetto a Riccardo Zupancich, scomparso da alcuni giorni.
Ci si era chiesti se non fosse il caso di annullare la serata, ma la maggior parte dei soci hanno concordato che il trovarsi comunque sarebbe stato il miglior modo per ricordare Riccardo.
L’incontro è stato occasione di visita dell’interessante Museo della Cultura Contadina di Farra d’isonzo.La Dott.ssa Chiara Conte, direttrice del Museo ha saputo entusiasmare i presenti ripercorrendo la storia della vita delle nostre famiglie nel corso dei secoli passati, fino alla soglia dei giorni nostri. Il museo si articola in diversi locali nei quali si possono ritrovare le nostre radici, ripercorrendo le attività che fino a pochi decenni fa erano ancora la base della sopravvivenza della famiglia contadina.
La coltivazione della terra con attrezzi rudimentali, la sgranatura delle pannocchie, per passare alla coltivazione del baco da seta, alla farie (la fucina del fabbro), al locale del ciabattino e calzolaio. Mestieri scomparsi, almeno nella loro componente puramente manuale, ma che esistevano fino a pochi anni fa.
Alla serata hanno partecipato anche i genitori di Gillian Wenzel, la ragazza californiana che il nostro Club ospita in questo anno scolastico, che erano in visita alla loro figliola.

E’ stata una bella occasione per conoscere persone che vivono in una parte del mondo geograficamente lontane da noi. Questi momenti sono molto importanti per saldare rapporti di conoscenza, per condividere esperienze e far comprendere modi di vita e culture diverse.