Tra i dolorosi ricordi della Prima guerra Mondiale e dei suoi fatti d’arme svoltisi sul Carso molti sono ricordati con la “quota” dell’altura dove si combattè anche per anni e dove tanti soldati dei due fronti persero la vita.
Lungo la strada detta del “Vallone” che porta a Gorizia, punteggiata di cipressi a ricordo dei piccoli cimiteri italiani ed austroungarici, si vedono i segni ancora esistenti in memoria dei fatti di cent’anni fa.
Proprio a confine tra i Comuni di Doberdò del Lago e di Savogna d’isonzo ne sorgono due: un’edicola votiva con una Madonnina ed una lapide che dedica il monumento a tutti i soldati morti nel 1916-17 in quel trincerone carsico che fu la valle di Doberdò. Ed una colonna/cippo dell’Associazione Granatieri di Sardegna dedicata alla battaglia del 1917 nella vicina località di Selo, dove la Brigata dei Granatieri sfondò le linee nemiche aprendo al via di Gorizia. Tele luogo è ricordato come “Quota 87”.
Qui avviando un progetto “adotta un cippo” il Rotary Club di Monfalcone-Grado d’ intesa con l’Associazione Granatieri di Sardegna ha voluto intervenire in occasione del centenario di quei fatti per ripristinare i due monumenti e collocare una bacheca ai fini storico-turistici con una descrizione (in tre lingue –italiano, sloveno ed inglese) di cosa fu quel posto per i due eserciti . In stretta collaborazione con i sindaci dei due Comuni di Savogna d’Isonzo e di Doberdò del Lago il Club, ricorrendo ad artigiani e ditte locali , ha provveduto alla pulizia e restauro delle parti in pietra, al giardinaggio delle aiuole , alla manutenzione di reperti bellici a corredo dei monumenti, al ripristini delle scritte , alla collocazione della bacheca con il tabellone stampato a colori , con il testo dello storico locale Mitja Juren corredato da foto dell’epoca e da immagini originali dei “graffiti” fatti dai sodati sulle rocce del carso sia italiane che austriache. Immagini facenti parte dell’archivio fotografico di quel grande appassionato dei ricordi della Grande Guerra del Carso monfalconese che fu il P.P. del Club di Monfalcone Ennio Demitri. I Presidenti del Club Vincenzo Spinelli e della Sezione triestina dell’Associazione Granatieri di Sardegna gen. Francesco Bonaventura hanno espresso soddisfazione per aver potuto dare un piccolo ma concreto e duraturo contributo alle Celebrazioni del centenario della Grande Guerra nell’Isontino. L’intervento d’iniziativa privata si colloca a latere delle manifestazioni ufficiali e pubbliche ed è stato possibile grazie al sostegno economico di un’industria locale e dei Rotary ( come quello di Carpi emellato a Monfalcone Grado). La riconsegna al territorio di queste sue emergenze storiche è avvenuta il 1 aprile , con una cerimonia sul posto , che ha abbinato abbinerà per l’occasione la celebrazione del 358° dalla costituzione del Corpo dei Granatieri di Sardegna con deposizione di due corone in memoria dei caduti italiani e di quelli austroungarici , le letture delle preghiere dei soldati dei due eserciti , quella di una pagina di G.Stuparich che combattè sul Carso e l’esecuzione della canzone “O Doberdò” simbolo della sofferenza anche delle locali popolazioni slovene combattenti . Il service rappresenta una prima tappa del Progetto “Adotta un Cippo” che il Rotary Club di Monfalcone-Grado intende proseguire anche nei prossimi anni di commemorazione del centenario 1915-18.