![Vito Demitri](https://rotarymonfalconegrado.files.wordpress.com/2015/04/vito-demitri-e1429469859524.jpg)
Sicurezza della nave e salute dell’equipaggio. Questi i compiti del medico di bordo sin dall’antichità. Tracce di attrezzature a bordo si sono trovate in un nave romana affondata al largo della costa della Toscana , nel 100 a.c. Ed è accertato che un medico era a bordo delle caravelle di Colombo e che curò l’equipaggio ma anche gli indigeni americani sul posto, diventando però famoso per aver importato il peperoncino dalle Americhe in Europa. Partendo dalla sua esperienza personale il nostro socio Vito Demitri ci ha illustrato origini, storia e pratica odierna di questa branca della medicina. A tutto campo perché su di una nave lontana dalla costa il medico imbarcato dalla Compagnia è 24 ore su 24 a disposizione dell’equipaggio e dei passeggeri per ogni evenienza: dalle coltellate fra cuochi litigiosi, alle prove di uomo a mare, dal grave attacco cardiaco, alla caduta sulle scale mobili ( la cosa più …pericolosa a bordo). Attraverso una severa serie di prove ed addestramenti un medico specialistico come lui è tornato ( con le soddisfazioni di esercitare un’antica professione senza le sofisticherie moderne) a fare il medico tutto fare. Salvo che sulle grandi navi di crociera dove i medici sono tre , con personale adeguato, sui traghetti (dove Vito esercita in Mediterraneo lungo le linee per la Sardegna), sulle navi da crociera con più di 150 persone come sulle navi mercantili di ogni genere (se l’armatore lo richiede) il sanitario è solo, con una adeguata scorta di cui è responsabile di attrezzature e farmaci, prendendo ordini solo dal comandante sul quale però esercita in caso estremo (epidemia o caso grave incurabile) il potere di ordinare la rotta al porto più vicino. Ha anche la grave responsabilità in caso d’emergenza di guidare i soccorsi, gli interventi di sicurezza fino al temuto abbandono nave. Regole immutate da cent’anni quelle di selezione e qualifica dei medici di bordo che, coordinati da un’associazione nazionale che cura le offerte delle Compagnie, devono rispondere a questo lavoro con almeno 1 o 2 mesi all’anno di imbarco. Se dignitoso è il compenso, terribili gli orari : in sostanza è sempre in servizio pronto ad ogni chiamata ( si telefona al …dottò) per fatti gravi o no. Un servizio dunque “di base” per il quale non si sono scuse. Occorre saper affrontare ogni situazione al meglio rinnovando il giuramento di Ippocrate nel vero senso del termine :”………. di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’ uomo e il sollievo della sofferenza…………” L’apprezzata relazione ha suscitato apprezzamento e curiosità nei soci anche per la precisa demitizzazione della figura del medico di bordo dei film e serial televisivi confrontata con al dura ma affascinante realt
Piero Taccheo