Prevenzione, tecnologia e tempistica di soccorso: questi i tre pilastri del sistema di cura ed assistenza alle patologie cardiache che la dott.ssa Gerardina Lardieri ha illustrato il 7 febbraio al Club.
La dottoressa, Primario Cardiologia Ospedali Monfalcone Gorizia ha trattato il difficle argomento con precisione e chiarezza, tanto da far sentire i soci come ad un consulto medico specialistico.
La relatrice è solo da qualche anno nell’isontino provenendo dalla Scuola di cardiologia del prof. Sinagra di Trieste. Nel senso che quelle che erano le spiegazioni delle patologie del cuore e dei vasi sanguigni ricorrenti, delle concatenazioni con altre malattie, dei limiti di guardia del marcatori sono parsi i consigli del medico di famiglia che bonariamente ma con fermezza ci richiama all’ordine sul controllo della pressione, su colesterolo e trigliceridi, sui segnali di potenziali disfunzioni prima delle fasi acute, sulla dieta (immancabilmente mediterranea), sul moto fisico, insomma sullo stile di vita.
E mentre ognuno nel silenzio faceva i conti con se stesso venivano dati anche utili notizie sull’evoluzione tecnologica degli strumenti di rapido interventi in caso di infarto
(sempre chiamare il 118 dotato di elettrocardiografo che anticipa al pronto soccorso i dati dell’infartuato e non accompagnarlo personalmente all’ospedale) , sulle tecniche meno invasive di installazione di pacemaker, sull’allerta indiretta che altre malattie possono dare sui problemi di cuore, sull’importanza dei sintomi della fibrillazione atriale che richiede anch’essa tempestività di intervento. Nella nostra piccola Regione i centri di assistenza per le problematiche acute sono due ad Udine e Trieste. Ma la rapidità di trasmissione delle informazioni di base ai medici cardiologi di queste strutture permette una ottimale procedura di ricovero in tempi sempre più stretti. Naturalmente l’aumento delle aspettative di vita sempre più dovrà far i conti con questo genere di patologie, tutte minimizzabili se prevenute e non trascurate. E tutti naturalmente hanno pensato al piatto di ottimi affettati appena mangiato e che , pare, sia proprio quanto di peggio possa capitare per la nostra circolazione.