Vai al contenuto

L’odissea dello Jancris

Il relatore, Gennaro Coretti, assieme al Presidente Vincenzo Spinelli

Relatore del caminetto del 4 Maggio 2017 è stato Gennaro Coretti.
Imprenditore, giornalista, scrittore e da 30 anni rotariano.
Gennaro ha presentato un suo libro “L’’odissea dello Jancris”, un’interpretazione di un avventuroso viaggio in giro per il mondo fatto da alcuni lignanesi. È una inchiesta giornalistica di un viaggio di una barca che portava le insegne del Friuli V.G. nel mondo e che, per vari motivi, non ebbe il pieno successo previsto.
Nel 1985 un gruppo di imprenditori si inventa questo progetto: “ The world loves Friuli Venezia Giulia”. Acquistano una goletta di nome Jancris. Si crea un piccolissimo consorzio in cui tutti vogliono partecipare : il Comune di Lignano, la Regione FVG, La Camera di Commercio di Udine . I politici sono tutti vicini a questa barca tanto che ufficialmente si fanno 2 partenze una da Precenicco nel cui porto fu messa una targa in cui è scritto:” da qui salpò nel 1985 lo Jancris per il giro del mondo” , e una seconda partenza da Trieste. Per la presentazione di questa barca non ci fu risparmio economico, tutto fatto con grande scalpore e pubblicità e soprattutto con grandi promesse di sostegno economico all’iniziativa. Capitano e skipper esperto era Francesco Battiston coadiuvato da altri marinai lignanesi che si alternavano nella conduzione della barca in giro per il mondo. Tra questi Luciano Premoso detto “Pelo” , sempre pronto a partire per qualsiasi avventura. Pelo, pasticcere-alpino a Lignano, è pronto a salpare appena lo invitano e si dà da fare, impara presto a navigare, è molto attivo e lo fà con passione. La barca parte da Trieste e non ancora all’orizzonte, tutti quelli che avevano promesso il sostegno economico se ne dimenticano, i finanziamenti promessi sfumano nel nulla. Dopo molteplici peripezie arrivano in Australia e vengono accolti con grandi festeggiamenti dai numerosi italiani che vivono laggiù. Proprio in quel periodo c’erano le celebrazioni dei 200 anni della Fondazione dello Stato Australiano e da tutto il mondo erano arrivate le più belle navi-scuola in rappresentanza di tutte le nazioni però c’era una grande assente: l’italiano Amerigo Vespucci . I nostri connazionali trapiantati in Australia si sono sentiti traditi dalla madrepatria. Il console dell’ambasciata italiana scrive al comitato organizzatore che lo Jancris è una barca che viaggia con le insegne della Regione Friuli Venezia Giulia quindi rappresenta l’Italia e chiede di far sfilare lo Jancris in sostituzione del Vespucci. E così fù. I giornali ne parlano, un pò con rammarico per la mancata presenza del Vespucci , ma si compiacciono con la Jancris per la presenza italiana ( anche se del tutto fortuita). Dopo l’Australia Battiston rientra in Italia e il Pelo si trasforma nel corso degli eventi in skipper Capitano, un misto tra Don Chisciotte e Capitan Fracassa sognatore pieno di voglia di vivere, caparbio e tenace. Capitano Pelo improvvisa equipaggi raccogliere fondi come può, si difende dagli sciacallaggi e a volte rischia anche la vita; naufragi fisici e morali e ripartenze . Tenta il passaggio per Capo Horn ma deve desistere e rientrare in Italia. La barca si arena nelle spiagge dello Yemen e nonostante le estenuanti peripezie e rocambolesche vicissitudini, con coraggio e con testardaggine capitan Pelo riuscirà a riportare la Jancris nel porto da cui aveva salpato sei anni prima. Dopo una decina di anni il Pelo con la sua caparbietà ottiene di esporre un’altra targa nel porto di Precenicco a testimonianza del rientro dello Jancris.