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La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

Era il 18 maggio 1831 quando il Monte di pietà di fondazione del Conte Giuseppe Thurn e l’annessa Cassa di risparmio aprivano al pubblico. L’apertura era stata richiesta dalla supplica che Giuseppe Della Torre (Thurn) Hoffer Valsassina aveva inoltrato nell’estate del 1830 all’imperatore Francesco I d’Austria per ottenere l’approvazione del progetto di rifondazione di un Monte di pietà e Cassa di Risparmio a Gorizia. Ed il motivo sociale era quello di vincere la usura che tanto affliggeva la povera economia goriziana. La stessa richiesta veniva inoltrata anche al Governo per il Litorale in Trieste, accompagnata dalla dettagliata ricognizione sulle vicende che avevano interessato gli istituti di prestito di denaro su pegno nel Goriziano.
Così giovedì 8 marzo ha esordito Roberta Demartin Presidente della Fondazione CARIGO attesa ospite del Club dove due soci fanno parte del Consiglio di Amministrazione. Se per secoli queste importanti istituzioni hanno operato per le persone dalla riforma degli anni ’20 del ‘900 l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico complessivo della Provincia di Gorizia è diventato primario. Oggi con un contesto normativo messo a punto negli anni ’90 la Fondazione è ente privato senza fini di lucro che impiega i fondi derivanti dalle rendita degli investimenti del proprio capitale per obiettivi stabiliti in autonomia dal Consiglio. I campi storici di intervento sono il supporto al volontariato la filantropia e la beneficienza ( 28%) ; il supporto alle attività artistiche e culturali (25%) ; gli aiuti alla educazione ed istruzione (23%) ; ed in generale lo sviluppo socio-economico locale (25%). Ancorchè le risorse negli ultimi quinquenni si siano ridotte pur tuttavia la Fondazione interviene con quasi 3 Mil. di euro agendo con una programmazione strategica aggiornata continuamente in relazione ai bisogni del territorio. Così oggi l’attenzione va verso i giovani, l’educazione e formazione , il contrasto alla fragilità sociale ed a progetti non autoreferenziali ma strutturati nel tempo. Operativamente i fondi vengono erogati sempre meno per singole piccole esigenze ma per bandi, attività di Istituzioni e progetti propri. La preparazione e passione dimostrata dall’oratrice hanno testimoniato come con coraggio ed equilibrio un amministratore di una così rilevante istituzione possa operare veramente a favore della collettività