Un service complesso quello attivato dal Rotary Club di Monfalcone Grado a favore del ripristino funzionale dell’antico monumento gradese a fianco della Basilica di S.Eufemia. Come capofila di altri 8 Clubs della Regione ma anche dell’Emilia Romagna (Carpi) e dell’Austria (Oberes Murtal ) nonché grazie al contributo dell’Associazione Rotary per la Regione Friuli Venezia Giulia e della ONLUS del Distretto Rotary 2060, il Club isontino ha concluso la fase di progettazione ed autorizzazione del Progetto di restauro del pavimento musivo e di rifunzionalizzazione del Battistero di S.Eufemia in Grado, a favore della Parrocchia omonima.
Il progetto che ha il Patrocinio del Comune, è quindi passato alla fase esecutiva con l’apertura del cantiere il 15 maggio con le tre ditte affidatarie dei lavori. Quella specialistica per il restauro del mosaico (la A.RE.CON. di Campoformido-UD) quella edile che eseguirà anche l’impianto elettrico nuovo (la APRILE di Bagnaria Arsa- UD) e quella che istallerà i sistemi antiumidità (la ECODRY di Bovisio Masciago -Monza e Brianza).
Le opere di restauro e manutenzione dello storico edificio (uno dei più antichi della Regione essendo del VI° secolo) nonché gli interventi impiantistici, di protezione delle intemperie e di installazione di apparecchiature elettro-magnetiche atte ad impedire la risalita dell’umidità interna sono state approvate sia dalla Commissione pastorale della Parrocchia dalla Commissione dei Beni Ecclesiastici dell’Arcivescovado di Gorizia che dalla Soprintendenza di Trieste con la definizione puntuale dei delicati interventi di restauro.
L’aspetto tecnico più interessante, quello dei sistemi anti-umidità, è però il vero cuore del progetto. Infatti il degrado dell’edificio , sotto gli occhi di tutti, è dovuto alla umidità risalente causata dalla falda sotterranea estremamente alta. Che in rare occasioni di alta mare duratura nella città di Grado risale tanto da far andare sott’acqua il pavimento per mezze giornate, giacché al calare della marea la spinta idrostatica della falda viene meno e l’acqua penetrata se ne va da un apposito pozzetto.
Con l’esecuzione di questo service il Club ha scelta la via di una sorta di “adozione” del bene storico che non verrà abbandonato. Si prevede cioè di intervenire periodicamente con manutenzioni e monitoraggi nei prossimi anni.
Finanziato dai Rotary e dal contributo dei privati come la Banca BCC di Staranzano e Villesse e la CiviBank, ma aperto alle donazioni di tutti, il progetto ha raccolto gli oltre 40.000 € necessari. L’avvio concreto dell’iniziativa è stato presentato alla città di Grado il 7 giugno quando il Presidente Francesco De Benedittis ha ricevuto le autorità rotariane, civili e religiose sul sagrato della Basilica per una illustrazione del service, assistito da Claudia Carraro e Pierantonio Taccheo, i soci che in particolare hanno materializzato l’idea e tenacemente portata alla realizzazione. Testimonianza dell’attività del Rotary anche a favore del patrimonio culturale, grazie alla solidarietà reciproca dei Club e delle altre istituzioni rotariane.