![zimbabwe](http://rotarymonfalconegrado.files.wordpress.com/2013/08/zimbabwe-e1375448346787.jpg)
“Water for food” è il service internazionale al quale il nostro Club ha partecipato, assieme ai Club di Trieste Nord (capofila), Trieste, Muggia, Aquileia-Cervignano-Palmanova, Lubiana, Klagenfurt, Budapest-Tabán e l’appoggio locale di quello di Bindura in Zimbabwe.
Per questo service è stato sfruttato il principio del matching grant, grazie al quale i fondi messi a disposizione dai singoli Club vengono raddoppiati dal Distretto e questo importo viene raddoppiato dal Rotary International, attraverso la Rotary Foundation.
Lo scopo del service è stato quello di portare l’acqua e creare un impianto di irrigazione nella Missione di St. Albert, in modo da garantire la copertura di una zona di oltre 10 ettari , nell’area rurale nel nord dello Zimbabwe e permettere la coltivazione dei campi. La regione è quella della Big Valley, una pianura sterminata dove tutto è polvere e terra bruciata, e per le coltivazioni è necessario attendere le piogge estive.
Con l’irrigazione dei campi sarà ora possibile la coltivazione durante tutto l’anno e provvedere quindi al vitto degli abitanti del villaggio, dei degenti dell’ospedale e di tutto il personale che vi lavora.
Il progetto è partito nel 2011 e il Rotary Monfalcone-Grado, oltre a partecipare economicamente per la sua quota parte, ha messo a disposizione la professionalità dei propri soci per mettere a punto il progetto e definire i materiali da approviggionare.
Nei scorse settimane, quattro rotariani, tra i quali due dei presidenti in carica all’inizio del service, Giacomo Sardina del club Trieste-Nord, e Nunzio Minniti del club di Muggia e sono recati nello Zimbawe per verificare l’esito del progetto.
Con suo sommo dispiacere non ha potuto essere della partita il nostro Past President dell’annata 2011-2012, Rudi Vittori, che per ragioni di lavoro ha dovuto rinunciare alla visita.
Il loro racconto non nasconde l’emozione: la vita del villaggio è stata completamente rivoluzionata. I campi vengono coltivati tutto l’anno, l’acqua ha permesso un discreto allevamento del bestiame dando la possibilità di lavorare regolarmente, di nutrirsi e di permettere ai loro figli di frequentare la scuola. Sono stati, inoltre, assicurati i pasti ai degenti, ai loro parenti e accompagnatori e ai dipendenti dell’ospedale.
«Solo vedendo con i propri occhi – hanno riferito i rotariani al rientro – si può capire la forza di questo progetto».