A Padova il 17 novembre il Distretto 2060 ha organizzato un Forum nella prestigiosa sede dell’Aula Magna dell’Università. Il Club era presente con una nutrita rappresentanza capeggiata dal Presidente Francesco, attirata dal tema che non è stato casuale nelle intenzioni del DG De Paola.
Infatti La proposta di dibattito rotariano vuole aprire uno scenario nuovo nell’azione globale del Rotary International: la formazione di una nuova Area d’intervento che sovvenzioni le attività a favore del patrimonio storico, artistico e culturale, valore da trasmettere alle future generazioni.
Così il Forum ha avviato un percorso che evidenzi l’importanza di quest’area di attività che da molti anni è già nella sensibilità e nell’azione dei rotariani e dei Club Rotary. L’evento è stato organizzato nell’Anno europeo del patrimonio culturale, è stato riconosciuto ufficialmente dall’Unione Europea e inserito nel calendario europeo delle manifestazioni dedicate a questo tema per l’anno 2018. In collaborazione con l’UNESCO, da tempo sensibile ed attenta alla tutela del patrimonio culturale, ed impegnata a garantire un maggior livello di conoscenza dello straordinario mondo dei beni artistici e culturali mondiali, contribuendo a conservarli, il Forum è stata anche l’occasione di persentare la candidatura di Padova ad un riconoscimento di valore universale dell’UNESCO non di un area, una citta, un monumento. Ma di un percorso pittorico unico al mondo, quello giottesco del XIV secolo .Alla relazione di Costanza Fidelbo, rappresentante dell’Unesco è seguita quella più attesa di Pier Luigi Sacco, docente alla Iulm di Milano e assistente del Commissario Europeo alla Cultura. Che ha delineato il rilievo dei beni culturali e di tutta l’attività che vi ruota attorno come una componente importante dello sviluppo economico della società e del mondo del lavoro. Una tavola rotonda in diretta TV su TV7 ha infine incorniciato il problema con l’esempio padovano sviscerato nei suoi dettagli progettuali e di ricaduta. Naturalmente ai soci ha fatto piacere che il progetto Battistero di Grado sia stato citato da Giuliano Cecovini , nella su qualità di Presidente della Commissione Distrettuale cultura, tra i progetti del Distretto che già anticipano il tema.