Socio fondatore, già primo segretario nel Club appena nato, romano che di più non si può, per anni felicemente emigrato a Gorizia per lavoro, Guido Palma classe 1936 rimane saldamente legato agli amici rotariani ed al nostro Club di cui è socio onorario. Ma forse il più affettuoso modo per essergli vicino è avere il privilegio di ricevere dalla sua inesauribile penna di poeta romanesco ( e di un romanesco da lui rivisitato) le sue news politico-social-satiriche che da tanti lustri scrive e “pubblica” . Già perché oggi è il riconosciuto ed insostituibile Pasquino romano, anonimo fustigatore dei potenti come lo furono per secoli i suoi predecessori. Tradizione della Roma papalina quella di appendere sulla statua di Pasquino dei “pizzini” che durano lo spazio di pochi giorni per essere sostituiti da quelli della cronaca del giorno dopo. Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città fra il XVI ed il XIX secolo, di origine ellenistica e ritrovata in Roma nel XVI° sec. e subito adottata dal popolino per esporre le “pasquinate”, appunto pungenti satire e denunce della corruzione ed insipienza dei governanti, appese la notte al collo della statua. Chi va a Roma e passa per piazza Pasquino vicino Palazzo Braschi li vedrà, puntuali e freschi di attualità. Non più rivolti contro il papa e la curia romana ma contro i governanti di oggi di qualunque colore politico perchè Pasquino denuncia le ingiustizie ed i soprusi verso i poveri ed indifesi e quelle ci sono sempre. Erede certificato delle pasquinate Guido continua imperterrito a scriverle ed appenderle , tiene conversazioni in una radio locale, invia quasi quotidianamente agli amici i suoi commenti su fatti politici del giorno. Instancabile e prezioso amico.
Piero Taccheo