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Friulia un unicum nel panorama finanziario italiano

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Carlo Moser, Amministratore delegato di Friulia SpA

Ospite del Club giovedì 22 settembre nell’interclub con il Club di Aquileia-Cervignano-Palmanova è stato l’A.D. della Friulia dr. Carlo Moser.
Trentino, da poco più di un anno chiamato al vertice della 50enne finanziaria regionale, ha dapprima ripercorso l’interessante vita di questa Società voluta dai politici regionali sin dall’inizio per sostenere l’obiettivo (allora) primario della industrializzazione del territorio del Friuli Venezia Giulia.
Oggi siamo nella fase postagricola e di grandi mutamenti industriali ma questa Società di capitale regionale che investe a breve termine nelle realtà che possono avere difficoltà a crescere continua con successo la sua attività di sostegno regionale agli imprenditori.
Si distingue dunque da altre forme di sostegno creditizio e finanziario a medio-lungo termine (Medio Credito, Finest, FRIE) con una formula di partecipazione ed uscita dopo mediamente 5 anni rivendendo al socio di maggioranza le quote e con la presenza di un manager in Azienda allo scopo di aiutare anche tecnicamente l’imprenditore nel campo finanziario.
Ha anche ricordato come lo Statuto della Società sia rimasto invariato da oltre 50 anni e non se ne sente il bisogno di cambiarlo, per la lungimiranza degli amministratori regionali di allora. Oggi investe circa 150 Mil € in una sessantinaina di aziende.
La grande svolta è stata alcuni anni fa quando la Regione l’ha trasformata in una Holding con partecipazione nelle FINEST, Autovie Venete etc.
L’attualità tuttora della formula si fonda su : omogeneità del gruppo costantemente presente sul territorio ; intervento non volto all’assorbimento dell’Azienda ma solo al suo decollo o consolidamento ; obiettivo palese di solidarietà finanziaria complessiva del mercato delle imprese , ora con partecipazioni anche con altre realtà nazionali ed internazionali; capacità di colloquiare al meglio con le imprese più evolute e innovative tecnologicamente La sofferenza nel tempo c’è stata ma è sempre stata assorbita con il turnover e con la capitalizzazione regionale. Il trend in questo momento è positivo: nel 2015 ci sono stati 15 nuove partecipazioni per circa 30 Mil € d’investimento. Molte le domande alla fine. Sul comparto turistico ha spiegato che ci sono attenzioni anche recenti non per la parte immobiliare di interventi turistici di grosse dimensioni, ma per la gestione di aziende non familiari con forte occupazione con un discorso però molto più difficile . Sulla smobilizzazione alla fine dell’intervento previsto ( 5 anni circa) e quindi sull’uscita della Friulia in attivo ovvero l’uscita comunque se l’imprenditore non può riacquistare le quote cedute certamente pesa la crisi economica 2011-14 ma si cerca di limitare i danni e compensare le perdite . Con risultati soddisfacenti di Bilancio. Quanto alla presenza Friulia nel settore delle piccole/micro Imprese l’azione si sta facendo con prudenza soprattutto sollecitando e favorendo la presenza nell’azienda di tecnici adeguati per i problemi economico-finanziari. Certamente il passaggio generazionale dei titolari d’Impresa crea parecchi problema trasformando la mentalità dei vertici . L’azione della Friulia è volta ad aumentare l’ equilibrio aziendale e a trasformare in senso manageriale la conduzione. In ogni caso la Società non può scendere sotto una soglia minima di dimensione dell’Azienda . Quello è lo spazio poi della Confidi. Quanto al capitale della Società esso viene dalla dotazione iniziale, dagli utili delle operazioni, dal conferimento da parte della Regione delle Autovie Venete. Una serata interessante.