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In occasione del 25ennale della fondazione del Rotary Club Monfalcone-Grado, il nostro consocio, past-president, Rudi Vittori, ha deciso di attraversare a nuoto lo Stretto di Messina con lo scopo di raccogliere fondi per il service “End Polio Now”.
L’impresa è stata dedicata a Gaetano Vita, medico oculista, nato a Catania e innamorato della sua Sicilia, grande rotariano, recentemente scomparso.
Da oltre trent’anni il progetto End Polio Now del Rotary International si prefigge di eliminare la poliomielite a livello globale. All’appello dei Paesi polio-free mancano soltanto Afghanistan e Pakistan, che hanno già registrato una decisiva diminuzione dei casi di poliomielite tra la popolazione.
Attraverso donazioni provenienti da tutto il mondo, sovvenzioni della Fondazione Rotary e l’intensa campagna pubblicitaria “This Close” si può affermare, oggi, di aver ridotto il virus del 99,9%.
L’opera dei volontari, che partecipano attivamente alle campagne di immunizzazione attraverso la somministrazione dei vaccini ai bambini, è fondamentale per l’eradicazione della Polio, ma serve anche il supporto di chi raccoglie fondi per finanziare questo ambizioso progetto.
Vittori è un professionista, rotariano, già noto in passato per alcune imprese alpinistiche giovanili e attualmente atleta master del Go Tri Team, la squadra goriziana di Triathlon.
L’atleta sessantatreenne ha iniziato la sua attraversata alle 10:31 di martedì scorso, 24 settembre, e l’ha conclusa toccando la costa calabra un’ora e otto minuti dopo. Nel corso della nuotata di tre chilometri e mezzo, da Cariddi a Scilla, è stato seguito da una barca di appoggio e dai cronometristi ufficiali che hanno validato il tempo di attraversata.
La traversata è stata caratterizzata dal mare mosso, tipico dello Stretto di Messina e da un sostenuto vento di Maestrale che però, pur causando un aumento del moto ondoso, ha facilitato il nuotatore spingendolo nella direzione giusta.
Sin dai tempi più remoti, lo stretto di Messina è stato un luogo ricco di suggestione e di fascino, che ha contribuito a creare i tanti miti ad esso connessi. La navigazione dello Stretto, infatti, ebbe nell’antichità una bruttissima fama e realmente presenta notevoli difficoltà, specialmente per le correnti rapide ed irregolari e per i venti che vi spirano violenti e talora in conflitto tra loro.
A volte, le correnti raggiungono una velocità di 9 Km/h e scontrandosi danno luogo a enormi vortici che sicuramente terrorizzavano i naviganti. I più noti sono quello che gli antichi chiamarono Cariddi (colei che risucchia), che si forma davanti alla spiaggia di Torre del Faro, a Messina e l’altro Scilla (colei che dilania), che si forma sulla costa calabrese da Alta Fiumara a Punto Pizzo. Questi due vortici famosi derivano dall’urto delle acque contro Punta Peloro e Punta Torre Cavallo.