Nel corso di una toccante cerimonia che si è svolta presso l’Hotel Fonzari a Grado, il Governatore del Distretto Rotary 2060, Alessandro Perolo, ha consegnato nelle mani della Presidentessa Eleonora Beviglia, la carte di fondazione e il gonfalone del neonato Rotaract Club Monfalcone-Grado, intitolato a “Don Antonio Lotti”, Past President del Rotary Club Monfalcone-Grado, mancato alcuni anni fa, che era sempre molto attento e vicino alle esigenze dei giovani.
Oltre alla folta presenza di soci del Club, erano presenti, il Governatore Perolo, il PDG Riccardo Caronna, il Responsabile Distrettuale per i giovani Stefano Chioccon, il Rappresentante Distrettuale del Rotaract Marco Bettiol e il Sindaco di Monfalcone Silvia Altran che ha portato il suo augurio personale e della sua amministrazione, per l’opera meritoria che la Comunità si attende dai ragazzi del nuovo Club.
Dopo la prolusione del Presidente Alide Dovier che ha fatto gli onori di casa, si è proceduto alla consegna della Carta e alla “spillatura” dei 17 nuovi soci fondatori del Club, giovani tra i 18 e i 30 anni, studenti universitari o lavoratori.
Al discorso di insediamento la Presidente, Eleonora Beviglia, ha delineato un quadro preciso sui programmi a breve e medio termine del Club, che avrà come scopo quello di avvicinare giovani volonterosi del territorio che, attraverso la propria testimonianza di impegno nello studio e nel lavoro, e attraverso azioni concrete di solidarietà, opereranno per il miglioramento della condizione sociale della comunità.
Un augurio particolare è stato indirizzato da Rudi Vittori, Past President del Rotary Club Monfalcone-Grado che, su richiesta espressa del Presidente in carica, Alide Dovier, ha parlato in rappresentanza di tutti i soci del Club, per ringraziare quanti si sono dati da fare per riuscire in poco tempo ad avviare questo grande progetto. In particolare il Past Governor Renato Duca, Alessandro Robino, Marino Boscarol, Gianenrico Gaspardis, il PDG Riccardo Caronna e Stefano Chioccon.
Nel suo discorso, Vittori ha posto l’accento sulla concretezza, sulla necessità di dare importanza agli aspetti sostanziali del fare e non agli aspetti esteriori. Ha parlato di umiltà e di impegno, sia nello studio, come nel lavoro e nel servire. Il servire, ha ribadito, come momento di crescita personale per sviluppare quelle capacità e competenze che potranno servire nella futura vita professionale e familiare.