
Il 23 marzo il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale (AdSP), Zeno d’Agostino, è stato ospite d’eccezione del Club.
Presentato dallo stesso Presidente Spinelli, il Presidente dell’Authority giuliana, così costituita nel 2016 con la riforma nazionale della portualità, ha potuto illustrare le prospettive di un’iniziativa di sinergia portuale da tanto tempio attesa in Regione: Trieste, Mofalcone e Porto Nogaro sotto uno stesso coordinamento anche istituzionale.
Già Commissario della Autorità triestina, ora D’Agostino si occupa di tutte le problematiche degli scali dell’Alto Adriatico. Per primo naturalmente quello di Trieste dove i dati sono confortanti con una crescita nel 2016 del 4% nella movimentazione di merci (primo posto nazionale come tonnellate e numero dei treni) e nel recupero di ruolo e potenzialità storiche, ma ora anche Monfalcone di cui ha illustrato le caratteristiche.
Alla buona situazione logistica per i collegamenti sia ferroviari sia stradali (questi ultimi migliori di Trieste) ed alla vocazione consolidata di trasporti Ro-Ro (trasporto di semirimorchi movimentati in/out dalle navi su carri ferroviari), ma anche di movimentazione di prodotti siderurgici, bramme e cellulosa. Grazie alla nuova gru da 150 tn in banchina, si aggiunge ora, con l’unicità amministrativa, anche una potenzialità di integrazione col porto di Trieste e con le altre infrastrutture portuali regionali, continuando a cercare in modo coordinato nuovi investitori, rilanciando traffici, connessioni ferroviarie e sviluppo retroportuale con azioni di marketing mirate, soprattutto all’estero.
Di rilievo la collaborazione tra la Compagnia Portuale Srl ed importanti società internazionali ma anche con gli stessi operatori del porto di Trieste per coprire punte di lavoro in tempi brevi. Si intende così portare nel Friuli Venezia Giulia un terminale molto vicino alla produzione centroeuropea e, con lo scalo nord adriatico verso l’oriente, far risparmiare anche 8 giorni ai trasporti oggi colleganti l’Asia attraverso i porti del Nord Europa.
“Il nuovo assetto approvato dal Governo dopo un largo e approfondito confronto – ha aggiunto d’Agostino – va incontro alle esigenze di semplificazione e velocizzazione delle procedure, che sono ormai fattori irrinunciabili per proporsi come competitori dei grandi Hub portuali del Nord Europa e del Sud del Mediterraneo”.
Limite attuale del porto di Monfalcone è la scarsa profondità del fondale fronte banchina (di notevoli dimensioni) che non permette l’approdo di navi di maggiore tonnellaggio e pescaggio. Quindi il dragaggio dei fondali è la priorità nei prossimi interventi infrastrutturali.