
Giovedì 17 marzo 2022, il dott. Giambattista Graziani ci ha parlato del progetto di Iris Acqua, di cui è Amministratore Unico, di sostituire le vecchie tubature dell’acquedotto in cemento amianto con delle nuove e dei problemi che questa azione precauzionale, dato che non ci sono rischi conosciuti a mantenerle in funzione né norme prescrittive, comporta.
È un’idea virtuosa, ma che si scontra con il paradosso della legge che renderebbe penalmente sanzionabile la sostituzione con delle nuove tubature, lasciando in loco, vuote, quelle attualmente sotterrate. In questo caso infatti verrebbero considerate rifiuti pericolosi e l’impresa si vedrebbe costretta a dissotterrarle, portandole in discarica, creando non solo dei costi enormi, ma anche dei rischi ambientali molto maggiori.
Un paradosso che sembra non avere per ora una soluzione, ma soprattutto che non ha ancora un coordinamento nazionale per risolverlo.
Eppure solo in regione i chilometri di condotte in cemento amianto sono oltre 1000 e sono probabilmente la causa principale delle perdite d’acqua che per alcune città come Gorizia raggiungono il 50% del totale. Uno spreco enorme.
La serata è stata anche l’occasione per ringraziare il dott. Andrea Babos, della Sager Srl, uno degli sponsor per la ristampa del libro sul Battistero di Grado, risultato di un service molto importante del Club.