Presentato il Progetto H2O

VOLANTINO A5Giovedì 7 aprile, presso la tenuta Blasig a Ronchi dei Legionari, i nostri soci Elena Gianello e Rudi Vittori hanno illustrato il Progetto H2O.
Elena, anchePresidente di Calicanto Onlus, ha brevemente ripercorso le tappe che hanno portato Calicanto ad essere un’associazione attivissima nell’integrazione di ragazzi disabili e ragazzi normodotati, attraverso lo sport e la musica, grazie a numerosi progetti sociali.
Nonostante le attività di Calicanto fossero ben note ai soci, il suo entusiasmo che ti travolge come un fiume in piena, ha catalizzato l’attenzione di tutti i presenti.
Rudi, invece, è entrato nel merito tecnico del progetto, messo in atto allo scopo di raccogliere fondi a favore di Calicanto, partecipando ad una prossima gara di Triathlon e avvalendomi del sistema della Rete del dono. L’obiettivo è quello di partecipare ad una gara di triathlon e di concluderla, possibilmente vivo.
Il progetto è stato chiamato “Progetto H2O” perché è l’acronimo di Happy, Hope & Opportunity.

Ma H2O è anche il simbolo chimico dell’acqua, che rappresenta la vita, la purezza, la freschezza e il livellamento.

In cosa consiste questo progetto?

Rudi Vittori il 30 aprile parteciperà, con il patrocinio del Club, ad una competizione di Triathlon a Lignano, con il preciso obiettivo di raccogliere fondi per la Calicanto Onlus.
Per chi non conoscesse il Triathlon, Rudi ha spiegato che si tratta di uno sport che incorpora tre specialità diverse (nuoto, ciclismo e corsa) da praticarsi in sequenza continua. In particolare, la gara a cui parteciperà, si corre su distanza sprint. Ossia, 750 metri di nuoto in mare aperto, seguiti da 20 Km in bicicletta e da 5 Km di corsa.

Il tutto da concludere in un tempo che per lui sarà di circa 1 ora e 30′.

Rudi ha spiegato anche perché lo fa. Perché per molti, medici in prima linea, l’età avanzata, o anziana, è considerata un handicap per praticare attività sportive di livello e, quindi, si sente molto vicino ai ragazzi disabili che hanno grandi difficoltà a poter praticare uno sport assieme ai cosiddetti normodotati. Non si tratta di un’impresa. Moltissimi ultrasessantenni, ma anche ultrasettantenni, praticano sport di endurance e affrontano con regolarità competizioni di questo tipo, ma Il suo caso è solo un po’ diverso.
Nell’agosto del 2013 decise, per motivi di salute, di riprendere a praticare sport. Nel 2003 aveva smesso ogni attività sportiva dopo una operazione doppia ai menischi.
L’ortopedico gli aveva detto: “lei non potrà più correre, si scelga delle attività più adatte alla sua età”. In dieci anni, anche per una vita di relazioni sia personali che lavorative, che non aiuta sul versante del benessere, era  arrivato alla devastazione fisica dell’estate 2013. 92 Kg di peso su 176 cm di altezza, un principio di resistenza insulinica che in poco tempo lo avrebbe potuto portare al diabete di tipo 2, steatosi epatica e una capacità polmonare che non gli permetteva di fare due rampe di scale di seguito.
Ripartire è stato molto difficile, ma “se ci sono riuscito io, ci possono riuscire tutti”, è stata la sua conclusione.

I soci presenti hanno dimostrato molto entusiasmo e molto interesse per questo progetto e speriamo che nei prossimi giorni dimostrino la propria sensibilità, attraverso una donazione al progetto e, conseguentemente alla Calicanto che utilizzerà i fondi raccolti per le sue attività istituzionali a favore di ragazzi disabili, nel corso dei programmi dell’estate 2016.

Se vuoi donare anche tu, clicca qui

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