Serate come quella del 5 giugno a San Pier D’Isonzo sono un vero godimento dell’animo. La musica comunque ascoltata è sempre un’emozione benefica, quasi una purificazione dagli affanni quotidiani. Ma se poi ci viene presentata da persone che se ne “dilettano” (con tutta la nobiltà del termine dilettante) , che suonando per la felicità di stare insieme , per far partecipare senior e junior ( persino di 4 anni !) , per cimentarsi con trascrizioni divertenti , con più strumenti diversi e non comuni, per offrire a tanti ( e quest’anno l’orchestra MUSICA MEDICA era proprio al completo) la libertà di esprimersi tra amici , ebbene se tutto questo accade oggi nel 2012 vuol dire che a fronte dello sterminato corpus della musica ci sarà sempre una passione dell’uomo per eseguirla, capirla, fare con essa festa.
Il merito oltre che ai singoli medici che da tanti anni ( 7 con noi) al Congresso medico di Grado di giugno colgono l’occasione per ritrovarsi e suonare da ultimo anche nella Basilica per tutti ( per il Rotary offrono una sorta di “prova generale”) è certamente il responsabile della Gesamtleitung dr. George Kaiser : ultraottantenne più che in forma direttore e concertatore ma soprattutto trascinatore di questa orchestra con l’assoluta capacità di coinvolgere strumentisti bambini, giovani, adulti ed anziani in un’esperienza che ogni anno si rinnova con tutta la sua freschezza e novità.
Sua l’attenzione nel trovare brani molto spesso nuovi ed anche poco noti, tutti di grande pregio, in cui far cimentare i talenti che emergono in ciascuno dei suoi colleghi. Trombe, flauto traverso ( in due difficli pezzi di Bruch e Briccialdi) , flauto diritto (quello piccolo in legno di pastorale memoria, splendido),quattro violoncelli insieme alla batteria jazz (in un’ interessantissimo pezzo dell’autore moderno finlandese Kivilaasko) , quattro violini – di cui uno in mano ad una ragazzina di forse 11 anni – nel più classico Vivaldi, per finire con l’ ” Estate ” dalle 4 stagioni di Vivaldi in un arrangiamento elettronico che dava spazio al primo violino (con uno strumento simil-violino laccato nero wireless) al contrabbasso (di un giovanissimo bassista elettrico) che dialogavano in modo ineccepibile con l’insieme degli archi tradizionali. Credo che Vivaldi se la sia goduta un mondo.
Questa partecipazione dei giovani e giovanissimi figli, nipoti o forse bisnipoti è certo una caratteristica dello spettacolo. Ma non viene esibita per questo. E’ segno della profonda partecipazione “familiare” insita nel far musica in particolare del mondo tedesco e che viene dal lontano barocco e non tramonta ( per fortuna ) mai.
Se volevamo fare un service ( per il restauro della Pieve di San Pier D’Isonzo) divertendoci , ci siamo riusciti. Se volevamo commemorare in modo non tradizionale il nostro Riccardo e farlo con uno spirito che cerchi di andare oltre il dolore della perdita , ci siamo riusciti .
Merito di questi medici musicisti, di Sandro instancabile organizzatore, della famiglia di Flavia che ha curato l’evento in San Pier d’Isonzo. Ma merito del maestro Kaiser : grazie , grazie infinite!
Piero Taccheo