La quinta via: il Rotary per le giovani generazioni

Marco Di Bert

Giovedì 29 settembre è stata organizzata una serata completamente dedicata ai giovani.

Settembre è il mese che il Rotary dedica alle giovani generazioni, e abbiamo pertanto approfittato per incontrare alcuni ragazzi che hanno avuto modo di partecipare alle più qualificanti attività che anche il nostro Club cerca di mettere loro a disposizione per crescere e formarsi nel modo migliore.

Cinque sono state le testimonianze che si sono succedute nella Sala delle Colonne dell’Europalace di Monfalcone.

Gillian Wenzel, la ragazza californiana che il nostro Club ospita in questo anno scolastico, in scambio con Maria Sole Scalia che attualmente si trova a Cayucos, in California, ha portato i saluti della sua terra in un ottimo italiano, considerando che si trova nel nostro paese soltanto da tre settimane. Ha promesso di ritornare a trovarci nel corso dell’anno per farci verificare i suoi progressi con la lingua e la cultura italiana.

Il pubblico nella Sala delle Colonne

Paola Lorenzoni e Marco Di Bert, rientrati da poco più di un mese dal loro scambio che è avvenuto rispettivamente in Canada e nello Stato di New York, hanno proiettato le immagini del loro anno americano e, con molta emozione hanno fatto capire alla platea che questo sarà un anno che non dimenticheranno mai.

Gillian Wenzel

I legami intrecciati con ragazzi americani, ma non solo. Le amicizie internazionali, con brasiliani, messicani, cinesi, giapponesi ed europei, hanno fatto capire che questi periodi lunghi di scambio portano i ragazzi in un ambito internazionale e aprono loro la mente al mondo, alle altre culture, lingue e tradizioni.

Paola Lorenzoni

Alberto Garbari

Questo è lo scopo di questa attività che fa parte integrante di quella “quinta via” che il Rotary dedica alle giovani generazioni, testimoniata anche da Alberto Garbari, un ingegnere ventiseienne che nove anni fa è stato anche lui un exchange student e, a distanza di tempo, oltre a ricordare con nostalgia il tempo trascorso negli Stati Uniti, ha affermato che l’apertura della mente verso altre culture e l’esperienza fatta, lo hanno aiutato nella ricerca di un posto di lavoro e, a suo dire, anche lo scambio annuale è stato un punto di merito considerato dai selezionatori della multinazionale che quattro mesi fa lo ha inserito all’interno del proprio staff.

A conclusione delle testimonianze dirette, riguardanti le esperienze di studio oltreoceano, c’è stata la bella relazione di Silvia Bonato, presente assieme ad altri soci del Rotaract Gorizia-Monfalcone, che ha spiegato in maniera esemplare proprio le attività ricomprese in questa quinta via. Attività che pochi conoscono, ma che le scuole e gli stessi Club dovrebbero maggiormente promuovere tra i giovani.

Silvia Bonato

Una serata entusiasmante, organizzata assieme dal Club di Monfalcone-Grado e da quello di Cervignano-Palmanova, che ha messo in mostra un aspetto positivo delle nuove generazioni che, anche se spesso bistrattate, a vedere questi risultati fanno sperare in un futuro certamente migliore di quello che stiamo vivendo oggi.

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